Recensione Fashion Weeks: il Menswear per la primavera 2023

Oggi la moda va oltre le tendenze stagionali, impariamo attraverso questa arte impariamo ad essere individualisti e troviamo il modo di esprimerci attraverso i vestiti. Guardando le sfilate e la collezione presentata dai marchi di moda possiamo mettere gli occhi su cosa indosseremo la prossima stagione. Guardare attraverso le sfilate di moda aiuta a capire le scelte di stile e l'interessante combinazione di colori e tessuti. Oggi ti parliamo di un paio di brand e delle loro collezioni SS23

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Durante la sfilata di Milano, Glenn Martens di Diesel ha deciso di rendere pubblica questa sfilata. Il 70% dei partecipanti aveva un'età inferiore ai 26 anni, il che era una potente prova per il nuovo pubblico di questo brand. Martens ha detto che la collezione era divisa in quattro capitoli: denim, utility wear, "pop" e "extravaganza". Ha aggiunto: “Questa è la mia ricetta per Diesel; i quattro ingredienti su cui insisto. Perché questo è solo il mio secondo spettacolo qui e penso che dobbiamo continuare a mostrarlo". Il denim di Diesel è innegabilmente il marchio di fabbrica per il brand e ciò lo testimonia la varietà di stili denim sulla passerella. Dopo il ritorno degli anni '90 e '00 il denim non andrà mai in pensione . L'utility wear, ancora una volta, rimane con noi per un'altra stagione.

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Dolce & Gabbana hanno fondato la loro fashion house nel 1985 e hanno presentato la loro prima collezione uomo nel 1990, in un momento in cui la moda era in piena espansione, alimentata da libertà creativa, novità e audace sperimentazione. Anche se tendono a stare lontano dalla nostalgia, questa collezione è stata un bel déjà vu, "Era una sorta di processo intuitivo e casuale", hanno detto, che si è trasformato attraverso uno stile eccellente in una collezione primaverile di pezzi rieditati Anni '90 e 2000 che sfilano in passerella insieme a nuove proposte disegnate con uno spirito contemporaneo. Il minimalismo di Dolce & Gabbana, snello ma sensuale, non è solo un'eredità accattivante nel concetto, è anche un'opzione invidiabile e indossabile per i pazzi della Gen Z vintage. "Hanno fame di vera moda, mentre oggi ci sono solo loghi ovunque", ha detto Domenico Dolce.

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Marant è sempre stata affascinata dagli uomini con un lato femminile fin da molto prima dell'introduzione di borse da uomo e trucco. "Adoro fare collezioni per gli uomini: è più disinvolto a tutti i livelli, c'è meno pressione e inoltre, lavoro con i ragazzi più belli del mondo, c'est chouette", ha detto. Dal momento che l'uomo di Marant è il ragazzo per la sua ragazza, è ovvio che non si comporta in modo formale. Per la primavera, il designer propone capi di ispirazione da lavoro in materiali comodi e di uso quotidiano: giacche trapuntate, tute da lavoro e jeans sono dotati di una piccola svolta, ad esempio tasche più ampie.

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“Un elevato concetto di semplicità” La raffinatezza utilitaristica del minimalismo degli anni '90. I riferimenti alla moda degli anni 90 e 2000 vanno oltre i look full denim e l'amore per i colori sgargianti e la collezione SS23 di Neil Barret ne sono la prova. Per la primavera ha giocato sulla consistenza dei capisaldi del suo guardaroba, facendo riferimento a un look da uniforme urbana e a un abbigliamento sportivo pulito e intelligente. Ispirandosi all'abbigliamento militare realizzato per condizioni climatiche estreme, i capi sono stati strutturati e progettati per far respirare il corpo. Come sottile gesto decorativo, che Barrett ha descritto come "riduzionista", ci sono gli occhielli metallici che creano un appeal visivo su giacche da camionista dal taglio quadrato e pantaloni dritti con ritagli rotondi sulle ginocchia.